Anello Alto del Sirente in e-mtb
Con i suoi 2349 mt slm il Sirente è tra le più altre vette dell’Appennino.
Inserito in un parco naturale di rara bellezza (Velino – Sirente) la montagna offre scenari completamenti diversi a seconda del punto di osservazione.
Con un aspetto roccioso di tipo alpino nel versante nord, la parete digrada a valle ripidamente attraverso forre e canaloni scoscesi che scendono fino alla grande fascia boschiva di faggio che copre a nord la montagna raggiungendo i sottostanti Prati del Sirente.
Il versante Sud, invece, si presenta con balze erbose e pascoli che arrivano sin quasi la vetta.
La nostra escursione parte da Ovindoli salendo dal versante sud.
Dopo aver percorso la ciclabile dell’altopiano verso la Valle D’Arano, imbocchiamo l’ anello in senso orario.
Dopo circa un chilometro un bivio a sinistra porta alla prima lunga salita (per fortuna tutta nel bosco) con la quale si raggiunge il punto panoramico alla base dell’altopiano del Sirente.
Già da lì si gode di una bella vista verso la valle D’Arano e le Gole di Celano, ma anche sulla Magnola.
Dopo una breve sosta iniziamo la salita che ci porterà attraverso una carrareccia molto scassata al punto più alto del nostro giro (1870 mt) !
Il paesaggio si fa lunare ! Il silenzio è rotto solo dall’incedere delle nostre ebike e da rumore del vento.
Incontriamo una mandria di cavalli al pascolo e dopo aver scollinato iniziamo la veloce discesa attraverso mulattiere e sentieri ben visibili su prati compatti.
Superato il bivio da cui, a sinistra, si scenderebbe ad Aielli proseguiamo verso destra per ritornare al punto panoramico iniziale da cui riprendendo la stessa strada forestale percorsa per salire, con l’ultima discesa nel bosco torneremo in valle d’ Arano.
Arrivati alla pianura c’è tempo ed energia sufficiente per completare anche il breve anello ciclabile della val d’ Arano.
Il giro di circa 34 km per poco meno di 800 d+ è tra i più belli della zona e adatto a chiunque abbia una buona padronanza della bici e una discreta resistenza alle salite su strade scassate.
Considerando però che si arriva in quota e che il meteo da queste parti è molto variabile, suggerisco di verificare sempre le condizioni metereologiche prima di partire e di affrontarlo in compagnia (minimo in 3) portandosi dietro cibo e acqua e un buon kit di manutenzione della bici, anche perché in molti punti dell’escursione i telefoni non prendono.