Diari di viaggio,  Europa,  Surf e Sup

Cantabria infinita

Ci sono tante mete in Europa raggiungibili con il camper (magari anche via mare tramite tragetto), ma difficilmente per un surfer in estate sarà possibile trovare condizioni (di mare e di viaggio) migliori di quelle riscontrabili sulla costa nord della Spagna.

In questo report voglio abbandonare lo stile “diario” che ha contraddistinto i miei precedenti racconti di viaggio e cercare di sintetizzare in poche pagine tutta l’esperienza che ho maturato passando due estati in queste zone (soprattutto in Cantabria). Sono molti gli amici che, anche stimolati dal mio entusiasmo, si accingono ad agosto a venire da queste parti e ritengo utile fornire alcune indicazioni logistiche e relative agli spot per evitare piccoli (e grandi) errori che possono condizionare in negativo la vacanza. Dividerò pertanto il mio articolo in “argomenti” cercando per quanto possibile di essere il più esaustivo possibile (nel caso non lo fossi, non esitate a contattarmi tramite mail o via facebook per i chiarimenti necessari).

Clima

E’ forse la prima domanda che tutti si pongono. E una risposta certa forse non c’è…Ci vuole fortuna !

L’anno scorso abbiamo incontrato un clima autunnale per quasi la metà della vacanza e quest’anno ha prevalso l’anticiclone delle Azzorre e abbiamo avuto poche gocce di pioggia contro un tempo stabile, soleggiato e secco per tutti i 23 giorni di permanenza.

Mediamente la temperatura è sui 26 gradi di giorno e sui 18 di notte e se anche possono esserci giornate di pioggia la stessa, in estate, non insiste mai in modo continuativo per oltre 24 ore e lascia spazio a nuove giornate di tempo bello.

I venti dominanti sono quelli dei quadranti N (NE e NW), il primo porta vento più forte e giornate più soleggiate, il secondo, in genere, preannuncia la pioggia.

L’acqua in Cantabria è abbastanza calda (19-20 gradi) e consente di fare facilmente il bagno senza muta. Per surfare basta una muta leggera o una shorty e a volte anche solo la licra; (p.s. in Galizia l’acqua è più fredda di qualche grado e la muta lunga è invece consigliabile).

Le maree non sono significative come quelle della Bretagna (mediamente il fondo cambia di circa 4 metri) ma sono determinanti per la qualità delle onde a seconda dello spot (motivo per cui conviene sempre avere con se un piano delle maree ed informarsi su come “lavora” lo spot).

Bisogna anche fare attenzione alla “corrente” (rip currents) che soprattutto quando la marea va abbassandosi può rivelarsi un’insidia per i meno esperti (in ogni spiaggia, comunque, c’è sempre un servizio di assistenza ai bagnanti e una segnaletica di sicurezza con chiare indicazioni, tramite cartelli e bandierine, sullo stato del mare e sulle zone di corrente in cui è vietato fare il bagno.

In generale poi si può dire che i Paesi Baschi e le Asturie sono più piovose di Galizia e Cantabria anche perché risentono della vicinanza delle montagne (Pirenei e Picos de Europa).

Trasferimenti e strade

La miglior maniera per raggiungere il nord della Spagna partendo da Roma è sicuramente via mare (la Grimaldi propone partenze giornaliere sia da Civitavecchia che da Livorno. Il miglior periodo per prenotare usufruendo di rilevanti sconti (anche oltre il 30%) è entro la fine di Marzo.

Per i camperisti la Grimaldi propone formule Camper che spesso sono cumulabili con ulteriori sconti per advance booking e per i soci ACI (minore per i possessori di tessera IKEA Family). Con possibilità di ottenere sconti rispetto al listino anche del 40%.

Sono necessari i documenti per tutto l’equipaggio (bambini compresi) altrimenti al check in non si passa ! A bordo è possibile lasciare il frigo acceso a gas (i ponti sono aperti), ma non si può dormire in camper (comunque le offerte per le cabine, come detto, sono veramente economiche e le stesse abbastanza confortevoli. Si parte la sera e si arriva a Barcellona nel tardo pomeriggio del giorno seguente (salvo ritardi, devo dire non proprio infrequenti). Uscire dal porto di Barcellona è veramente facile e in un attimo si è sulla Carretera Nazionale II direzione Zaragoza.

Al ritorno suggerisco di arrivare un giorno prima a Barcellona per godere di una giornata intera nella splendida capitale Catalana. C’è un area di sosta a pagamento (cara, molto spartana, ma centralissima), sopra plaza Espanya, a 5 minuti dal porto, accanto alla struttura turistica chiamata “el Pueblo Espanol”. Sono circa 30 euro per 24h, ma considerando che è sorvegliata ed in pieno centro risulta senz’altro la miglior soluzione per trascorrere una notte a Barcellona.

Per arrivare in Cantabria ci sono circa 650 km se si percorre la strada più diretta (via Zaragoza). E’ assolutamente opportuno sapere che le AP (autopistas a pagamento) sono carissime e che le Nazionali e le “A” (le “Autovias”, cioè le nostre superstrade gratuite) sono molto buone e scorrevoli e non pregiudicano in alcun modo i tempi di percorrenza (essendo spesso a doppia corsia e parallele alle autostrade). Inoltre tutta l’ autostrada del Cantabrico (da Bilbao a La Coruna) è gratuita e trattandosi di zone molte montagnose è sicuramente consigliabile spostarsi tramite la stessa (salvo non si voglia percorrere piccoli tratti di strade costiere in ottica più turistica).

Solo da Vitoria Gasteiz (non prima) è opportuno entrare in autostrada a pagamento sino a Bilbao (4 euro) per evitare la nazionale nella zona più impervia dei Paesi Baschi.

Per chi intendesse iniziare il tour dalla Galizia per poi tornare indietro ci sono diverse soluzioni, anche se la più consigliabile è quella di lasciare la Nazionale Zaragoza – Bilbao all’altezza di Logrono e puntare a ovest via Burgos e poi Leon (come feci io 2 anni fa, cfr. report Galizia e portogallo per maggiori dettagli). A mio giudizio, ogni tanto è addirittura opportuno fare dei tagli utilizzando le più piccole strade provinciali e fare un po’ di turismo interno.

Personalmente ho utilizzato molto queste strade nella zona centrale, per esempio (da Valladolid e Segovia), ma soprattutto tagliando prima di Zaragoza verso Pamplona,  godendo di una natura incontaminata, senza incontrare centri abitati per chilometri e senza dover far attenzione alle centinaia di camion che percorrono le nazionali principali. Fermarsi poi in qualche paesino al centro della Meseta ci riporta indietro nel tempo, alla genuinità di una Spagna non turistica e accogliente. Quindi il mio suggerimento è quello di “vivere” anche la trasferta interna individuando alcune attrazioni in cui sostare lungo il viaggio, tenendosi comunque lontani dalle grandi e caotiche città e non considerare tempo perso quelle 24 ore di tempo in più impiegate per raggiungere il mare !

Per esempio nel surf trip  2012 ho preferito allungare un po’ e sono uscito a Lleida per attraversare Aragona e  Navarra (da Huesca a Jaca, poi Pamplona – Vitoria Gasteiz– Bilbao fino a Santander). Ho dedicato un giorno al turismo attraversando zone naturisticamente molto interessanti e visitando monumenti pregevoli come la Collegiata di Bolea, lo splendido castello Aragonese di Loarre (il più antico castello conservato di Spagna), le incredibili rocce de “los Muellos (i birilli) de Riglos”.

Il gasolio è in generale meno caro e i distributori non hanno in genere problemi a fornire acqua in abbondanza (mentre è un po’ più difficile, ma non impossibile trovare delle fontanelle pubbliche).

Come accennato prima, per chi punta sulla Galizia (per poi percorrere la costa al rientro) non conviene fare la nostra deviazione (si allungherebbe troppo, mentre potrebbe essere una deviazione interessante sulla via del ritorno a Barcellona); piuttosto più o meno all’altezza di Logrono si dovrà deviare per Burgos, poi Leon (due splendide cittadine sul “camino de Siantiago”) per poi puntare al nord della Galizia (Rias Altas) e alla splendida zona di Capo Ferrol (le spiagge di Doninos – San Xurxo – Pantin e Valdovino sono assolutamente da vedere – cfr miei diari di viaggio degli anni passati) e poi intraprendere il viaggio a ritroso lungo la costa passando per le Asturie e quindi la Cantabria.

In Asturia suggerisco una sosta a Ais Cattedrais, alla playa di Penaronda e a quella di Freixulfe, mentre non ritengo (almeno personalmente) interessanti le spiagge più vicine ai grossi centri urbani di Gijon e Avila (anche se alcune come Salinas e Xagò sono riportate come spot interessanti).

Le possibilità di sosta non mancano mai nel nord della Spagna. La scelta del camping insomma non è affatto obbligata e difficilmente (ma può capitare) la guardia civil vi disturberà durante la notte (o al mattino) per dirvi che in un certo parcheggio non si può “campeggiare” o comunque sostare la notte (in questi rari casi, comunque, non conviene mai discutere perché sono molto più “severi” della nostra polizia stradale o dei nostri Carabinieri !). A noi comunque in due anni è successo solo a Rodiles (in Asturia) anche se in periodi di alta stagione è possibile trovare divieti (o addirittura barre anti camper) soprattutto in zone molto residenziali (tipo Noja, Loredo o Cobraces), ma obiettivamente si tratta quasi sempre di piccoli parcheggi in altrettanto piccole spiagge che se fossero presi d’assalto dai nostri camper non potrebbero più offrire alcun servizio agli automobilisti locali.

Prima di indicarvi alcuni parcheggi e camping da me testati, vi raccomando la massima attenzione negli orari di spostamento. Gli spagnoli “vivono” con almeno 2 – 3 ore di ritardo rispetto a noi. Scendono al mare tutti assieme verso le 11 e non se ne vanno prima delle 21 ! Da ciò si deduce che i migliori momenti per entrare in un parcheggio presso una spiaggia con la probabilità di occupare un buon posto è al mattino (entro le 10) o la sera tardi (dopo le 22) quando comunque i parcheggi si svuotano delle macchine e rimangono occupati solo dai Camper e dalle tante “furgonetas” di surfisti itineranti. Tale regola vale ancor di più per chi si sposta in carovane da 2 o più camper.

Spot e spiagge

Premesso che in Galizia trovare posto nei parcheggi (delle spiagge da me citate) è sicuramente più facile, per tornare alla Cantabria noi abbiamo sostato (lato mare, ancora si poteva a luglio) a Noja (a est di Santander), esattamente nella strada sterrata al alto del camping (sempre esaurito) tra la playa del Ris e quella di Joyel. Il posto è bello (sembra un pezzo di Sardegna) ed ambito per cui non è facile trovare posto soprattutto se si arriva in mezzo alla giornata e di sabato o domenica.

Più facile visti gli spazi a disposizione la sosta al parcheggio del parco naturale delle dune di Liencres (uno spettacolo), mentre alla vicina Playa di Uzco (dall’ altra parte del fiume Mogro, vicino a Liencres), se si trova posto si ha l’opportunità di pernottare in un luogo molto panoramico in quanto si dorme affacciati ad un balcone sull’oceano.

Per chi volesse vedere o scendere alla Playa de los Locos a Suances c’è un piccolo parcheggio alla fine della strada prima del Faro sulla sinistra (da lì parte anche un sentiero costiero molto panoramico).

A San Vicente della Barquera siamo stati alcuni giorni al Camping “el Rosal” molto bello e in posizione strategicamente perfetta (vicino a tutto, playa e paesino). In questo caso se trovate posto (evitate di arrivare il sabato sera o la domenica sera) suggerisco di sostare nell’ isola esterna al camping molto più graziosa e meno affollata. Al grandissimo parcheggio della playa del Meron invece non  si può dormire. In zona ci sono anche i parcheggi di Gerra (ottimo spot per windsurf e kite in caso di vento) e di Oyambre, ma molto meno comodi e spesso super affollati.

A Santander c’è l’ottimo campeggio Derby di Loredo (sulla famosa playa de Somo).Trovare posto in questo campeggio (l’unico sulla spiaggia anche se non bello quanto quello di S. Vicente) è un vero terno al lotto (soprattutto se si è in più camper) e conviene telefonare prima per chiedere se c’è posto. In caso contrario, qualora si volesse fare qualche giorno a Somo in ogni caso bisogna adattarsi a trovare dei parcheggi di fortuna in mezzo alle ville lungo la strada interna che collega Loredo e Somo (partendo da Loredo, prima di arrivare alla statale principale c’è una piccola deviazione a destra vicino ad una chiesa …si segue questa strada che porta ad un altro camping e nei pressi dello stesso ci sono un paio di parcheggi senza barre e poco conosciuti.

Anche a Llangre (vicino a Loredo) c’è la possibilità di sostare sopra la scogliera in posizione molto panoramica sopra una spiaggia fantastica (ottima anche per le attività subacquee).

Altra buona sosta si può fare presso la playa de Berria, a est di Noja (in fondo, vicino al camping) e ci sono possibilità di parcheggio anche alla playa di Tregantin (prima di Berria, subito a est di Noja).

Tra Castro Urdiales e San Vicente de la Barquera ci sono molte baie. Non tutte sono adatte a tutte le attività (surf – wind surf – kite ecc…) ma ognuna ha caratteristiche diverse in funzione della direzione del vento e della marea.

L’ideale è farsi un itinerario preventivo cercando di conoscere come “lavora” lo spot e, se si ha la possibilità, spostandosi da uno all’ altro a seconda delle condizioni meteo marine. In alcuni negozi di surf potreste trovare una piccola guida dei surf spot con indicazioni precise sugli stessi (marea ideale, direzione ottimale di swell e vento ecc…); inoltre è indispensabile procurarsi (basta un punto di informazione turistica o una “tienda” de surf, ma sono anche reperibili ormai su internet) il piano delle maree, ricordando che in estate, con l’ora legale, si dovrà sempre aggiungere un’ora a quella indicata.

Io trovo che i migliori spot (anche in considerazione della possibilità di sostare con una certa facilità) siano, partendo da San Vicente e viaggiando verso la costa Basca: la playa del Meron a San Vicente (o l”adiacente Gerra).  Queste sono spiagge immense ottime per il surf ma anche perfette per fare windsurf o kite con le condizioni di vento giuste (vento da NW o NE).

Playa de Oyambre (difficile parcheggiare i camper, ma per chi ha il furgone direi che è una sosta da non perdere dato che si è immersi nel verde dei prati del suo parco naturale).

La costa da Comillas a Suances ricorda l’Irlanda e ci sono alcune spiagge davvero molto belle anche se poco accessibili (come ad esempio Cabreces dove è inutile scendere con i Camper grandi perché, come detto prima, l’unico parcheggio esistente ha le barre anti intrusione).

Da Suances (in alto vicino al faro) si accede alla splendida Playa de Los Locos (i pazzi) …ma siete avvisati del fatto che il mare si trova in fondo ad una scogliera da scendere a piedi.

Prima di arrivare a Santander è d’obbligo una notte alla playa de Uzco (a ovest della foce del rio Mogro, direzione Miengo). Sarete immersi nella natura e cenerete con una bella vista dell’oceano e cullati dal rumore delle onde che si infrangono sulla bellissima spiaggia. Subito dopo c’è Liencres (Parque natural de las Dunas); è considerato un  “mega spot” a “cinque stelle” ed è senz’altro molto comodo (anche se la mia esperienza è limitata al mese di Luglio credo che anche ad Agosto un posto nell’immenso parcheggio della playa de Valdearenas si riesca a trovare).

Poi senz’altro Somo (anche se qui il parcheggio per chi non ha il furgone è decisamente molto più complicato salvo la soluzione citata del Camping Derby). A 4 km da Somo c’è la splendida playa di Llangres e lì c’è un bel parcheggio a pagamento (costa pochissimo) sopra la scogliera (il posto, per chi fosse interessato, si presta moltissimo anche alle attività di pesca subacquea, anche se molti altri posti tra quelli da me citati lo sarebbero altrettanto a seconda della direzione del vento e la presenza o meno di onde). A seguire c’è anche la più piccola playa di Galiziano (da vedere anche se non è considerata uno spot).

Lasciato  Somo si può puntare direttamente a Noja (playa del Ris e Playa Joyel  sono due angoli della miglior Sardegna e spesso presentano condizioni  ideali sia per il surf che per chi volesse solo fare un bagno in acque  più tranquille grazie alla presenza di frequenti calette e ridossi.

A est di Noja c’è la meno conosciuta playa del Treguantin (personalmente a me non è piaciuta molto) e alla fine della stessa lo spot conosciuto come “El Brusco”, ben quotato.

Dietro al promontorio (scavalcabile facilmente a piedi, ma che con il camper deve essere aggirato tornando sulla Nazionale e percorrendo una decina di km verso est) c’è la bella Playa de Berria, molto aperta (come Somo) ma più tranquilla e meno urbanizzata. Lì si può fare surf ma, se c’è vento (soprattutto da NE) è perfetta anche per il windsurf o il kite.

Oltre Berria c’è Laredo (ma la sua grande playa, decisamente protetta dalle grandi mareggiate da ovest, è decisamente al centro della cittadina e in agosto non credo sia possibile parcheggiare in alcun modo) e qualche altro spot minore (come Ieslares), prima di arrivare all’ultima cittadina della Cantabria, Castro Urdiales, ed entrare nei Paesi Baschi.

Campeggi

Qui viene la nota dolente…siamo al livello della Grecia. Nei camping non consentono camper service se non sei residente e aree di sosta sono pressoché introvabili e ciò, ovviamente obbliga allo scarico selvaggio che, secondo alcuni camperisti spagnoli da me intervistati sull’argomento, sarebbe del tutto normale ! Come ho detto l’acqua si trova con facilità (spesso nei parcheggi come a Valdearenas) o nei pressi dei paesini o, in caso di difficoltà, presso i distributori di benzina. Non c’è una grande varietà di cibo ma si mangia bene, in abbondanza e a prezzi da tavola calda ! Per chi dovesse sostare al Camping el Rosal di San Vicente consiglio proprio il ristorante del camping dove con 35 euro vi porteranno un immenso vassoio (Mar y Tierra) con Langostinos – Rabas (calamari fritti) – Chipirones (moscardini) – Cordero asado (Abbacchio allo scottadito) e Cerdo (maiale), il tutto con abbondanti verdure, patate e salse. La carne è molto buona (siamo nel paese delle mucche !) e così anche i formaggi (i più famosi sono Asturiani, ma anche i misti Galleghi e Cantabrici non scherzano quanto a profumo e genuinità.

La cerveza (birra) è a buon mercato (una “cana” – circa 0,20 costa mediamente meno di 1,5 euro) e molto buona, il vino un po’ meno e per avere qualità bisogna spendere un po’ più che in Italia. Chi va in Galizia però non potrà non assaggiare l’Albarino  un vino bianco molto profumato simile al nostro vermentino. Per i rossi da supermercato suggerisco il Rioja Campo Viejo (etichetta gialla) e il Cuna che come costo qualità (stanno sui 5 – 6 euro) mi sono sembrati i migliori.

Informandosi in loco si possono trovare ottime trattorie, dove gustare una cucina di pesce “casera” (vongole veraci, ensalada de verdesca, besugo in crosta di patate, rabas (calamari fritti), langostinos e chipirones (moscardini), pulpo alla gallega (pezzetti di polpo lesso su patate con paprica), alici fritte.  Ce ne sono ovunque ed hanno ottimi prezzi.

Scuole di surf

 Si trovano costumi quasi ovunque anche se la mia preferita resta quella di San Vicente (Buena Onda -www.escueladesurfbuenaonda.com). Per i materiali da surf e la scuola – chiedete di Pablo o Arjuna a nome mio. A Somo, invece, mi hanno deluso un po’, soprattutto per il rapporto umano sicuramente compromesso dalla quantità di acquirenti dovuta alla fama dello spot e ai numerosi surf camp che lo popolano. Anche l’affitto di una tavola da surf si trova ovunque e a prezzi che difficilmente superano i 15 euro al giorno. Per chi non avesse mai provato consiglio assolutamente di fare un corso base (2 ore con noleggio di tavola e muta stanno tra i 25 e i 30 euro) anche di poche ore per capire come muoversi …poi il resto è solo duro allenamento. I negozi sono fornitissimi per il surf, meno per il kite, quasi nulla per il Sup e per  il windsurf, che da queste parti è incredibilmente quasi sconosciuto. D’altra parte in estate è decisamente più probabile avere condizioni da surf che da kite o windsurf dato che il vento è più raro e spesso (ma non sempre) appiattisce tutto.

Abbandonare il caos delle spiagge italiane ed il caldo asfissiante delle nostre coste, vivere una vacanza all’ insegna del vero plein air in un territorio ancora selvaggio, dove la natura è padrona e la gente è accogliente e simpatica, questa è la Cantabria e per questo io ci tornerò ancora !